La storia della Loas é la storia di un’impresa, un’impresa nel senso più letterale del termine; è la storia di un’iniziativa importante e per nulla semplice del ventottenne Lorenzo Bardoni che nel 1952 la acquistò direttamente da quello che all'epoca era il suo datore di lavoro. L’attività principale della Loas negli anni ‘50 era l'anodizzazione dell’alluminio e tutte le operazioni necessarie a realizzare tale processo venivano svolte in un piccolo capannone nel cuore di Sesto San Giovanni.
Il primo lavoro preso in carico dalla nuova gestione fu la realizzazione del tetto della stazione di Roma, lavoro grazie al quale Lorenzo cominciò a farsi conoscere nel settore. Il trasferimento nell'attuale sede di Graffignana avvenne nella metà degli anni ‘60.
Dopo anni di successi conseguiti nel settore, a metà degli anni ’80 la gestione della Loas fu assunta dai figli Adriano e Claudio i quali introdussero diverse innovazioni strutturali, ma soprattutto modifiche funzionali: accanto all'ossidazione anodica fu introdotto il nuovo processo di verniciatura, processo indispensabile per accontentare le richieste di un mercato ormai orientato ad un utilizzo sempre maggiore di prodotti in alluminio colorati nelle più svariate tinte.
Nel 1997 con l’implementazione di nuovi impianti tecnologicamente più avanzati, l’originaria attività di ossidazione viene smantellata e sostituita definitivamente da quella di verniciatura. In linea con i principali mutamenti nelle scelte di consumo tale attività risponde alle più esigenti richieste di tipo estetico e qualitativo.
Nel 2007 entra in azienda anche Federico, figlio di Adriano e poco dopo, nel 2011, vengono introdotti impianti di ultima generazione per la riproduzione dell’effetto legno ed effetti speciali sui metalli. Negli ultimi anni si sono avviati diversi processi di automazione ed informatizzazione di cicli produttivi fono ad arrivare ad inserire nel 2018 un nuovo e più produttivo impianto di verniciatura.
Loas continua ad affrontare con grinta e dinamismo un mercato ormai sempre più esigente, ma dove l’azienda vanta un’esperienza di più di mezzo secolo nelle finiture superficiali dell’alluminio.